Centomila gavette di ghiaccio

LE GENERAZIONI CHE HANNO VISSUTO E SOFFERTO LA GUERRA E I GIOVANI AFFACCIATISI ALLA VITA NEGLI ULTIMI ANNI RESPIRANO ANCORA AI GIORNI NOSTRI UN CLIMA D’ANGOSCIOSA TENSIONE: DA UN CAPO ALL’ALTRO DELLA TERRA ODONO OGNI POCO LEVARSI A MINACCIA L’ANTICO URLO: GUERRA!
TACCIONO, IMPLORANDO CHE L’ALA NERA SFIORI SOLTANTO E NON SI POSI SUGLI ANIMI, SULLE CARNI, SUI FIGLI, O GRIDANO IL LORO DIRITTO E LA LORO VOLONTÀ DI NON DOVERE ANCORA UNA VOLTA MORIRE A COMANDO.

Giulio Bedeschi, è l’autore del romanzo Centomila gavette di ghiaccio pubblicato originalmente nel 1963 per l’editore Mursia ed è stato vincitore del Premio Bancarella nel 1964. Nel 2011 l’editore ha annunciato che l’opera ha superato i quattro milioni di copie vendute.

Composto tra il 1945 ed il 1946 Centomila gavette di ghiaccio venne rifiutato da sedici editori nazionali prima che Mursia decidesse di pubblicarlo: da allora è diventato una delle opere culto della letteratura di guerra con circa tre milioni di copie vendute in 130 ristampe e nuove edizioni e traduzioni in francese, spagnolo, portoghese ed olandese. Bedeschi scelse di utilizzare nomi fittizi per quasi tutti personaggi del libro – e tutelare così la loro privacy. Come scrive Bedeschi stesso nella prefazione a Centomila gavette di ghiaccio:

L’unica eccezione, escludendo i nomi degli ufficiali comandanti più in vista per i quali l’artifizio non avrebbe avuto scopo, è rappresentata all’attendente del sottotenente Serri-Bedeschi citato con il nome reale: Antonio (Toni) Covre di San Fior, Treviso. Dopo la guerra Bedeschi perse di vista Covre che era emigrato in Argentina; all’atto della pubblicazione modificò tutti i nomi lasciando invariato solo quello del suo fedele attendente. Dopo due anni giunse all’editore Mursia una lettera di Covre che aveva letto il libro in Argentina e finalmente Bedeschi riuscì a rintracciare il suo commilitone. Successivamente, grazie all’interessamento di Bedeschi ed altri ex-alpini Covre poté tornare in Italia trovando lavoro presso l’azienda REX.